From spirituals to swing: un'occasione mancata

Nel 1938 il produttore John Hammond decise di omaggiare Bessie Smith, morta l'anno precedente, e le sue radici culturali e musicali dando vita a un evento passato alla storia con il nome di American Negro Music, From Spirituals To Swing tenutosi al Carnegie Hall di New York. Ci sarebbe dovuto essere anche Robert Johnson se non fosse morto qualche mese prima.

From spirituals to swing: un'occasione mancata
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Robert Leroy Johnson, nato ad Hazlehurst (MS) l'8 maggio del 1911 e morto a Greenwood (MS) il 16 agosto del 1938.Per l'enorme influenza avuta è considerato uno dei più importanti musicisti del ventesimo secolo.

Cosa può avere in comune un musicista come Robert Johnson con Bob Dylan, Bruce Springsteen, Leonard Cohen, Benny Goodman, Count Basie, Billie Holiday e Aretha Franklin? La risposta è un nome: John Hammond; nelle vesti di talent scout prima e vero e propro produttore esecutivo per la Columbia Records poi, Hammond contribuì alla fama degli artisti appena citati e nel 1938 cercò di coinvolgere il bluesman in un progetto chiamato From Spirituals To Swing, nato per ricordare Bessie Smith, morta nel 1937, e celebrare quella che all'epoca era etichettata come Race Music, in quanto fondamenta della cultura popolare americana.

Il concerto, attraverso l’apporto di diversi artisti, doveva percorrere la strada della musica nera dalle sue origini e dagli Spiritual sino ad arrivare al Jazz e lo Swing, che allora significavano la contemporaneità.

Fu Johnny Shines a fare il nome del chitarrista di Hazelhurst a Hammond che decise dunque di scritturarlo per rappresentare la parte rurale della musica americana, il Blues della zona del Mississippi, nello spettacolo che stava organizzando.

L’occasione per Robert Johnson sarebbe stata una di quelle da non perdere, perché avrebbe potuto catapultarlo da un sostanziale anonimato verso una discreta fama.

Come abbiamo visto, però, Johnson morì  il 16 agosto di quello stesso anno, apparentemente per le conseguenze di un avvelenamento, solo quattro mesi prima dell’evento.

Tenutosi in due serate, il 23 e 24 dicembre del 1938, From Spirituals To Swing ebbe una grande eco e fu replicato con successo l’anno successivo.

Tra i tanti che presero parte al concerto di New York spiccano Count Basie e la sua orchestra Jazz, vera e propria backing band a supporto di altri musicisti, Big Joe Turner, il pianista boogie Albert Ammons che accompagnò anche Sister Rosetta Tharpe, Big Bill Broonzy (verosimilmente in sostituzione di Johnson), Sonny Terry e il The Golden Gate Quartet, un quartetto vocale.

La replica vide la partecipazione di Benny Goodman e del leggendario chitarrista Charlie Christian tra gli altri.

Ad aprire la prima serata del 1938 ad ogni modo non fu un musicista in carne ed ossa, ma un giradischi e un paio di 78 giri registrati tra il 1936 e il 1937 da Robert Leroy Johnson: le note di Preachin' Blues (Up Jumped The Devil) e Walking Blues risuonarono nel teatro dopo che fu data notizia della morte del loro autore; fu questo il doveroso tributo di Hammond al bluesman scomparso.

Registrato integralmente, il concerto venne pubblicato circa 20 anni dopo mentre nel 1961 John Hammond si occupò della compilazione di un disco rimasto nella storia: King Of The Delta Blues Singers, raccolta di alcune delle 29 canzoni incise da Robert Johnson a S.Antonio e Dallas, uscito per la Columbia Records.

La copertina di King Of Delta Blues Singers

La copertina di King Of Delta Blues Singers, la prima raccolta di canzoni di Robert Johnson, curata da John Hammond per la Columbia Records nel 1961.

Robert aveva così raggiunto il grande pubblico e la sua storia si apprestava a divenire leggenda.

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