My Black Mama, viaggio a Grafton

Nel 1930 Son House e Charley Patton si diressero a Grafton, Wisconsin, per registrare dei Blues pubblicati dalla Paramount Records. Un viaggio in auto con qualche sorpresa che condurrà verso una leggendaria session. Vediamo in breve cosa accadde.

My Black Mama, viaggio a Grafton
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Eddie James "Son" House, Jr. nacque a Lyon, oggi Clarksdale, Mississippi (US) il 21 marzo 1902 e morì a Detroit il 19 ottobre 1988. Padre del Delta Blues, fu capace di ispirare Muddy Waters e lo stesso Robert Johnson.

Nel post precedente ho accennato al fatto che Son House si appoggiò a Charley Patton per registrare con la Paramount Records nel 1930.

La cosa fu possibile perché Arthur Laibley, allora direttore della Paramount, teneva in particolare considerzione Patton, essendo l’unica vera fonte di hit per lui sin dalla morte di Blind Lemon Jefferson.

Laibley si fermò a Lula, Mississippi, un giorno non definito dell’estate del 1930 per proporre a Patton una nuova seduta di registrazione nel breve termine, e Patton suggerì di portare anche Son House.

L’accordo era fatto e così, all’angolo di una strada di Lula, Laibley allungò 100 dollari - una cospicua somma di danaro all'epoca - per coprire le spese del viaggio dei musicisti verson Grafton, Wisconsin.

Son House ne rimase piuttosto stupito.

Nel giro di qualche giorno Patton, House e un amico di Patton, il chitarrista e cantante  Willie Brown (famoso per essere nominato nel testo di Cross Road Blues di Robert Johnson) stavano già facendo pratica assieme per essere pronti a registrare. House e Brown strinsero una lunga amicizia durata fino alla metà deglia anni 40, quando l'uno si mosse verso Rochester (NY) e, pochi anni dopo, il secondo morì.

Salirono a bordo di una Buick presa in prestito e guidata da un conoscente di Patton, e sostarono in una piantagione a Robinsonville per aggregare alla comitiva una certa Louise Johnson, giovane cantante e pianista; partirono poi con le chitarre Stella[1] nel bagagliaio alla volta di Grafton.

Son House che imita le mosse di Charley Patton

Son House nell'atto di imitare Charley Patton, con in mano quella che sembra essere una chitarra Stella modello Tree of Life (Albero della Vita: dal disegno intarsiato sulla tastiera).

La storia vuole che durante il viaggio i cinque si fermarono per una breve pausa, Patton acquistò in un negozio una nuova chitarra, bevve parecchio alcool e litigò con Brown rompendo il nuovo strumento sull'asfalto.

Louise, sebbene fosse in qualche modo legata a Patton, non si sentiva a suo agio sul sedile anteriore accando a lui, ubriaco e iracondo, e saltò sul sedile posteriore per intrattenersi con House, per così dire, durante il viaggio e nei giorni successivi; Patton non ne sembrò dispiaciuto, anzi le sessioni di registrazione, aiutate dal whisky, iniziarono molto bene proprio con due pezzi della Johnson alla voce e al piano e in presenza dei tre uomini.

L'edificio ove si trovavano gli studi della Paramount

L'edificio ove si trovavano gli studi della Paramount a Grafton Wisconsin negli anni 20 e 30 del '900.

Come accadde anni dopo a Robert Johnson quando, registrò per la Vocalion, ogni canzone doveva essere ripetuta due volte per aver una copia di sicurezza di ciascuna nel caso il master – inciso su cera – avesse avuto problemi o si fosse rotto. Dopo i quattro takes della donna, fu House a sedersi davanti ai microfoni.

Incise inizialmente My Black Mama con il suo tipico stile slide eseguito su una chitarra accordata in Sol aperto[2], accordatura denominata in quelle zone Spanish Tuning.

Questa canzone, che nel tempo si trasformerà in Death Letter Blues, uno dei più famosi blues del suo repertorio, ha un inizio carico di rabbia e frustrazione. La voce di Son Huse esplode:

Hey, black mama, what's the matter with you?
Said it ain't satisfaction, don't care what I do
Hey, mama, what's the matter with you?
Well it ain't satisfaction, baby, don't care what I do

Hey Black Mama, che ti prende?/Non c'è soddisfazione, piccola non importa quello che faccio[...]

My Black Mama (parte prima), incisa per la Paramount - estate 1930 - Grafton Wisonsin.
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Brani registrati da Son House nelle sessioni di Grafton, 1930:

Walking Blues, My Black Mama (parte prima), My Black Mama (parte seconda), Preachin' the Blues (parte prima), Preachin' the Blues(parte seconda), Dry Spell Blues(parte prima), Dry Spell Blues (parte seconda), Clarksdale Moan e Mississippi Country Farm Blues.

Da notare Mississippi Country Farm Blues e Clarksdale Moan, rese pubbliche solo di recente, dopo il 2006.

Assieme a My Black Mama, House snocciolò una serie di brani tra i quali un altro blues con un testo dai toni molto singolari: Preachin' Blues

Yes, I'm gonna get me religion
I'm gonna join the Baptist Church
Yes, I'm gonna get me religion
I'm gonna join the Baptist Church
You know I wanna be a Baptist preacher
Just so I won't have to work

Si, mi darò alla religione/Mi unirò alla Chiesa Battista/Si, mi darò alla religione/Mi unirò alla Chiesa Battista/Ti dirò, voglio essere un predicatore Battista/Così non dovrò lavorare

Primi versi di Preachin' Blues - Paramount Records - Grafton, Wisconsin estate 1930

Preachin' Blues sembra parlare del suo precedente ruolo di predicatore convertitosi al Blues, passato dunque dalle chiese (Baptist Church) ai Juke Joints, dalla narrazione religiosa di fronte a un pubblico di fedeli al racconto musicale davanti agli avventori dei locali e delle Barrelhouse. Non è un segreto che Son House abbia sofferto i due lati della sua natura, quello di uomo di fede e, come tale, inizialmente avverso alla Musica del Diavolo, e il secondo invece avvezzo ai piaceri terreni, al Blues, le donne e l'alcool.

Le Larkin Poe sono una band di Atlanta, Georgia, che negli utlimi anni si è distinta, soprattutto su YouTube, per l'interpretazione di alcuni brani Blues. Qui una loro celebre e sorprendente rivisitazione di Preachin' Blues di Son House.

Walking Blues è un classico che finirà per ispirare la successiva generazione di Bluesmen tra i quali vanno per forza citati Robert Johnson e soprattutto Muddy Waters, che la registrò dopo averla imparata da House: McKinley Morganfield, questo il vero nome di Muddy Waters, prese coraggio dopo aver inciso Walking Blues e decise di trasferirsi a Chicago quasi immediatamente per dare il via alla sua fortunatissima carriera. 

I quattro rientrarono a casa, a Lula. Di lì a poco il crollo economico avvenuto nei primi anni 30 portò la Paramount e altre etichette alla bancarotta. Son House decise di continuare a lavorare nei campi e in seguito si trasferì a Rochester una quindicina d'anni dopo. Non vide più Louise Johnson ma si sposò con Evie McGown, sua compagna per la vita. Continuò in quegli anni a suonare nei Juke Joint assieme a Patton e Brown.

Dopo le sessioni di Grafton, Son House, pur rimanendo in contatto con la Paramount, non ebbe più occasioni di incidere in modo professionale sino agli anni 60, in pieno Blues Revival. L'unica testimoninanza che ci rimane è costituita dalle registrazioni di Alan Lomax per la Libreria del Congresso degli Stati Uniti datate 1941 ed effettuate all'interno di un negozio o di uno spaccio; è possibile ascoltare un House nel pieno delle sue energie, sebbene la qualità delle incisioni sia piuttosto scarsa e si sentano, a tratti, rumori provenienti dall'esterno.

Un targa all'ingresso di Lula ricorda i concittadini famosi

La targa del Mississippi Blues Trail all'ingresso di Lula ricorda gli illustri cittadini tra cui Patton, House e Bertha Lee, moglie di Patton.

Ero nel mezzo del nulla, ero a Lula

Son House

Difficile consigliare qualche lettura o link in particolare, visto che su Son House c'è parecchio materiale, soprattutto in inglese.
Mi permetto di suggerire un libro che ho letto con gran piacere e dal quale ho tratto e traggo materiale per la storia di Son House, ossia Preachin' The Blues (the life and times of Son House) del prof. Daniel E. Beaumont, edito dalla Oxford University Press, USA, nel 2011. Si tratta di un testo in inglese.
La pagina dedicata a Son House sul sito del Mississippi Blues Trail.

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